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Cenni salienti della scuola napoletana

Nel XVIII secolo Napoli era uno dei centri musicali che definirono lo stile in Europa. Un ruolo fondamentale ebbe il Real Teatro di San Carlo, inaugurato nel 1737. Il violinista Fabrizio Falasca e l’ensemble “La Real Cappella di Napoli” diretto da Ivano Caiazza rievocano la grande storia della città e del teatro d’opera con un’elegante registrazione.

Non poteva naturalmente mancare l’opera con cui il teatro venne inaugurato il 4 novembre 1737, giorno onomastico del re borbonico Carlo VII di Napoli. L’ouverture dell’opera “Achille in Sciro” di Domenico Sarro (1679-1744) è l’inizio di un emozionante viaggio di scoperta, nel corso del quale vengono alla luce veri e propri tesori e cresce la consapevolezza che la scuola napoletana ha avuto un impatto ben oltre l’opera .

La scoperta più importante è probabilmente il Concerto n. 2 in si maggiore per violino e orchestra da camera di Federigo Fiorillo (1755-1823). Il nativo di Braunschweig era ovviamente un eccellente mandolino e violinista e in questo lavoro di circa 30 minuti ha combinato melodie fantasiose con un virtuosismo brillante e un suono trasparente e senza peso.

Fabrizio Falasca si è dedicato a questo gioiello poco conosciuto con grande dedizione e genialità tecnica. Ma il violinista italiano, classe 1988, ha potuto contare anche su un supporto musicale e atmosferico ideale. Tutti i brani sono stati registrati al Teatro di San Carlo e accompagnati dai membri dell’orchestra del locale (“La Real Cappella di Napoli”) sotto la direzione di Ivano Caiazza.

Anche il Concerto in do maggiore per violino, archi e clavicembalo di Filippo Colle (date esatte sconosciute), violinista della banda reale, e la Sinfonia in mi bemolle beneficiano anche dell’esecuzione poliedrica e molto trasparente degli strumentisti su questa registrazione, che vale assolutamente la pena ascoltare, -maggiore per orchestra da camera, scritta da Gennaro Manna (1715-79). Del resto, il rampollo di una famiglia di musicisti è l’unico dei compositori presentati di cui si possa dimostrare che sia nato a Napoli e che qui sia morto.

Meraviglie del Settecento a Napoli. Sinfonie e concerti per violino (Sarro, Colle, Fiorillo, Manna), cpo

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Im 18. Jahrhundert gehörte Neapel zu den stilbildenden musikalischen Zentren Europas. Das 1737 eröffnete Real Teatro di San Carlo spielte dabei eine Schlüsselrolle. Der Violinist Fabrizio Falasca und das Ensemble „La Real Cappella di Napoli“ unter Ivano Caiazza erinnern mit einer eleganten Einspielung an die große Geschichte der Stadt und des Opernhauses.

Das Werk, mit dem das Theater am 4. November 1737, dem Namenstag des Bourbonenkönigs Karl VII. von Neapel, eröffnet wurde, darf dabei natürlich nicht fehlen. Die Ouvertüre zu Domenico Sarros (1679-1744) Oper „Achille in Sciro“ bildet den Auftakt zu einer spannenden Entdeckungsreise, in deren Verlauf echte Schätze ans Tageslicht kommen und die Erkenntnis wächst, dass die neapolitanische Schule weit über die Oper hinauswirkte.

Die bedeutendste Entdeckung ist wohl das Concerto Nr. 2 in B-Dur für Violine und Kammerorchester von Federigo Fiorillo (1755-1823). Der gebürtige Braunschweiger war offenbar ein exzellenter Mandolinen- und Geigenspieler und verband in diesem rund 30-minütigen Werk phantasievolle Melodien mit fulminanter Virtuosität und einem schwerelosen, transparenten Klanggewand.

Fabrizio Falasca widmete sich dem kaum bekannten Juwel mit großer Hingabe und technischer Brillanz. Der 1988 geborene italienische Geiger konnte allerdings auch auf eine ideale musikalische und atmosphärische Unterstützung bauen. Sämtliche Stücke wurden im Teatro di San Carlo aufgenommen und von Mitgliedern des Hausorchesters („La Real Cappella di Napoli“) unter der Leitung von Ivano Caiazza begleitet.

Von der facettenreichen, sehr transparenten Darbietung der Instrumentalisten profitieren auf dieser absolut hörenswerten Aufnahme auch das Concerto in C-Dur für Violine, Streicher und Cembalo von Filippo Colle (genaue Lebensdaten unbekannt), der als Geiger zur königlichen Kapelle gehörte, und die Sinfonia in Es-Dur für Kammerorchester, die aus der Feder von Gennaro Manna (1715-79) stammt. Der Spross einer Musikerfamilie ist übrigens der einzige der vorgestellten Komponisten, der nachweislich in Neapel geboren wurde und auch hier verstarb.

 

 

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Postato il

19/08/2024

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